Castello di Aymavilles

Riapre dopo anni di restauri il castello di Aymavilles, uno dei manieri più iconici della famiglia Challant.

Castello di Aymavilles, esterno

Castello di Aymavilles, arredi

Finalmente dopo anni di lavori apre il castello di Aymavilles!

Scoprite con le guide Aostawelcome il castello della famiglia Challant divenuto poi dimora di villeggiatura, presenza inconfondibile nel paesaggio valdostano all’imbocco della Valle di Cogne.

Risale già al 1207 la notizia di una casaforte cinta di mura di proprietà dei signori De Amavilla. Nel XIV Aimone di Challant gli diede un’immagine più austera e il figlio Amedeo aggiunse le torri che possiamo vedere ancora oggi. L’aspetto attuale risale all’imponente intervento settecentesco, un radicale rifacimento voluto dal barone Joseph-Félix de Challant, che inserì gli elementi tardo barocchi, le decorazioni in stucco e lo scalone esterno.

Nel 1804 Philippe Maurice de Challant, non avendo eredi maschi, lasciò i suoi beni alla nipote Teresa: il figlio Vittorio trasformò il castello in un piccolo museo privato per le sue collezioni di arte e di antichità e fu il promotore di una grande campagna decorativa che coinvolse gran parte degli ambienti del castello, e che oggi possiamo ammirare grazie ad un sapiente lavoro di restauro. Alla sua morte, avvenuta senza figli nel 1857, il castello passò in mani diverse fino a quando nel 1895 venne acquistato dall’industriale genovese Raffaele Bombrini: questa famiglia trasformò il castello in dimora di villeggiatura secondo la moda dell’epoca e ne fu proprietaria fino al 1970 quando venne acquistato dalla Regione autonoma Valle d’Aosta.

Al piano rialzato il castello racconta proprio la storia di suoi proprietari, mentre ai livelli superiori il progetto museale ha previsto l’esposizione, per la prima volta, della raccolta dell’Académie Saint-Anselme, formatasi a partire dal 1855, coerentemente con la destinazione storica assegnata al castello dagli ultimi Challant nel corso dell’Ottocento. Tra le opere più importanti di questa variegata collezione figurano l’altorilievo raffigurante Santa Caterina, attribuito alla bottega di Stefano Mossettaz, e i tre capitelli dalla chiesa di san Francesco ad Aosta.

Raggiungeremo assieme il sottotetto dove plastici e apparati multimediali ci aiuteranno a capire meglio la storia architettonica e le vicende costruttive di questo complesso, e  dove potremo ammirare la complessa e articolata carpenteria lignea quattrocentesca ancora perfettamente conservata.

Il comune di Aymavilles custodisce importanti gioielli: visitate con le guide Aostawelcome la chiesa e la cripta di Saint Légèr, o il ponte acquedotto romano di Pont d’Ael… e perché non concludere la giornata con una degustazione in una delle tante cantine del territorio?

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