Il castello di Issogne deve il suo ritrovato splendore al priore Giorgio di Challant, proprio come la Collegiata di Sant’Orso ad Aosta: è grazie a questo raffinato mecenate che la dimora signorile si arricchì di splendidi capolavori. L’austero e modesto aspetto esterno non rende giustizia alla ricchezza custodita al suo interno. L’attenzione del visitatore verrà immediatamente catturata dalla celebre fontana del melograno in ferro battuto, simbolo di prosperità, posta al centro del cortile interamente decorato da un imponente ciclo di affreschi denso di significati. Nelle lunette sotto il porticato sono raffigurate scene di vita rinascimentale che testimoniano il buon governo della famiglia Challant. Dalla morte dell’ultimo esponente della famiglia Challant nel 1804 il castello venne abbandonato per diversi decenni fino a quando non venne acquistato dal pittore torinese Vittorio Avondo che si occupò personalmente del restauro e dell’allestimento della dimora. Il pittore aprì al pubblico le porte del castello.
Con le guide AostaWelcome potrete vedere l’allestimento ideato da Avondo, rievocato in maniera fedele. Salirete il meraviglioso viret in pietra per raggiungere i piani superiori riccamente decorati che si affacciano sul cortile interno: cucine, sale da pranzo, cappella, sala di giustizia, oratori privati. Tutta la decorazione è studiata e ideata a scopo didascalico ed educativo, concepito per evocare gli antenati della famiglia e le loro virtù. Gironzolando tra le stanze del castello lo sguardo attento potrà scoprire i numerosi graffiti incisi sulle pareti, dediche e ricordi lasciati dai visitatori nel corso dei secoli, e che ora fanno parte della storia del castello.
E se volessimo concludere la visita con una degustazione in una delle tante cantine e aziende della Regione? Spostiamoci un pochino e arriviamo ad Arnad presso la Maison Bertolin, azienda leader nella produzione del Lardo di Arnad e dell’olio di noci prodotti made in vda.