A difesa della Val d’Ayas la famiglia Challant decise di costruire su un picco roccioso a strapiombo sul torrente Evançon, il castello di Verrès. Una vera e propria fortezza, un cubo perfetto di 30 metri per lato. La sua funzione difensiva è palese: per raggiungere la fortezza è necessario percorrere una mulattiera ma una volta in cima la vista sulla vallata sarà impareggiabile. Nel 1372 Ibleto, esponente di un ramo della famiglia Challant, decise di ricostruire completamente il castello utilizzando una tipologia del tutto innovativa per la Valle d'Aosta, questo castello infatti è il primo costruito a monoblocco e non come aggregazione degli edifici protetti da una cinta muraria. Ad ingentilire il poderoso cubo una serie di beccatelli coronano il monumento. La vera padrona del castello fu Caterina di Challant, una delle figlie del Conte Francesco I, che morto senza eredi maschi volle tuttavia lasciare il titolo comitale alla figlia, nonostante la Legge Salica lo impedisse. Scoppiò una guerra interna alla famiglia e Caterina lottò per mantenere il titolo che venne poi assegnato ad un cugino. La vicenda viene rievocata tutti gli anni durante lo storico carnevale di Verrès: Caterina scende in paese e balla in piazza con i giovani del luogo.
Una volta in cima al promontorio le guide di AostaWelcome vi guideranno all’interno della fortezza: superato il portale d’ingresso vi troverete nel cortile del castello, l’edificio è in realtà disposto ad anello su tre piani collegati tra loro da un imponente scalone in pietra ad archi rampanti, vero capolavoro architettonico. Il carattere militare e austero dell’edificio ben si amalgama con raffinati particolari che le guide vi faranno scoprire, frutto di abili maestranze che operarono qui a Verrès per conto della famiglia Challant.
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